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Vladas Braziūnas è nato il 17 febbraio 1952 a Pasvalis, cittadina termale, nel nord della Lituania non distante dal confine con la Lettonia. Ha studiato giornalismo all’università di Vilnius; nel 1997 ha compiuto la carriera di lingua et letteratura lituana. Ha lavorato nelle redazioni di periodici, come “Gimtasis kraštas” (Il paese natale), “Literatūra ir menas” (Letteratura e arte), e del quotidiano “Lietuvos rytas” (Il mattino di Lituania). Nelle prime raccolte ha privilegiato il tema del rapporto fra città e campagna. In seguito, anche sulla scorta degli eventi politici e sociali nel Baltico orientale, approfondisce l’interesse per aspetti storici fino a pubblicare, nel 1989, una sorta di diaro della protesta identitaria in Lituania. Le raccolte poetiche successive, fino alle più recenti, mostrano inoltre l’affiorare prima, e l’affermarsi poi, di un’acuta sensibilità per le categorie linguistiche implicate nel fare poetico.

Opera in versi

  • Slenka žaibas (Cade il fulmine), Vilnius, Vaga, 1983, 63 p.
  • Voro stulpas (La colonna del ragno), Vilnius, Vaga, 1986, 155 p.
  • Suopiai gręžia dangų (Le poiane tagliano il cielo), Vilnius, Vaga, 1988, 151 p.
  • Užkalbėti juodą sraują. Eilėraščiai su datomis (Esorcizzare le nera corrente. Versi con le date), Vilnius, Vaga, 1989, 179 p.
  • Išeinančios pušys (Pini in uscita), Vilnius, Vyturys, 1992, 61 p.
  • Alkanoji linksniuotė (La declinazione famelica), Vilnius, Vaga, 1993, 122 p.
  • Užkalinėti (Rinchiusi fra le assi), Vilnius, Vaga, 1998, 142 p.
  • Ant balto dugno (Sul bianco fondo), Vilnius, Lietuvos rašytojų sąjungos leidykla, 1999, 135 p.
  • lėmeilėmeilėmeilė (ramoramoremore), Vilnius, Vaga, 2002, 142 p.
  • Būtasis nebaigtinis = Imparfat (Imperfetto), Vilnius, Petro ofsetas, 2003, 47 p.
  • Karilionas tūkstančiui ir vienai aušrai. Poema (Carillon per mille e un’alba. Poema), Vilnius, Kronta, 2003, 36 p.

Prima traduzione in lingua italiana.

Mappa della poesia lituana del secondo Novecento: le generazioni di mezzo. II / a cura di Pietro U. Dini // Poetare e pensare in forma di parole. – 2006. – Numero secondo. – aprile–maggio–giugno. – P. 216–217.