quercia cara centoramata
disse questa terra forse che tu
o forse che io, allorché di buon’ora
la folgore lancia una piuma screziata
forse ricordi, come stai
nel coltivo della terra mia
germogli ah il grano di fulmine
sui cereali vernini, e anche la mia indole
abbraccia il mio amato e lento
pensiero della tera
le mie mani rigonfie
una nuova domanda ad ogni passo
cosa ci divide, cosa ci lega
cosa ci sparge senza vento
ogni giorno: sul campo lungo
crescono tronchi eguali
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accershierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – p. 59. – (Parole del mondo). – Lietuvių ir italų kalbomis.