Vladas Braziūnas


Traduzione di Pietro U. Dini


Se la lingua non ci fosse

Se la lingua non ci fosse, non ci sarebbero al mondo libri. Sarebbe silenzioso il mondo, vivremmo come chi dorme. Si dorme, si tace: è tetro il tutto. Siamo noi i morti, o forse i Prussiani*? Si dorma in solitario, o a coppia, nessuno ormai è più fra i nostri. Non sono nostre le case e i cimiteri. Nessuno è irresponsabile. Si sogna, ma non troppo, perfino sognando siamo pigri a proferir parola che ridesti la parola, un’altra, potente come un’allodola sopra il villaggio: «Il giorno prorompe in canto!»

*I Prussiani (o Pruteni) sono una stirpe baltica estintasi all’inizio del XVII secolo, della cui lingua ci restano poche testimonianze manoscritte e a stampa.

Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accerchierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – P. 12.


Vladas Braziūnas


Jeigu nebūtų kalbos

Jeigu nebūtų kalbos, pasauly nebūtų knygų. Pasauly būtų tylu – gyventumėm kaip užmigę. Miegame, tylim – gūdu. Ar mes išmirę, ar prūsai? Miegam po vieną, po du, bet niekas jau – nebe mūsų. Ne mūsų namai nei kapai. Niekas neatsakingas. Sapnuojame, bet nelabai, net ir sapnuodami tingim ištarti žodį, kuris, pažadintų žodį – kitą, galingą nei vyturys virš sodžiaus: „Diena pragydo!“

Lietuvos pionierius. – 1988. – Birželio 22. – P.4. – Iliustr.: Stasio Žvirgždo nuotr.;
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accerchierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – P. 12.