Vladas Braziūnas


Traduzione di Pietro U. Dini


Nella città di Krajova
dove non ci fu quando scriver versi

forse qui dovrei sentirmi un lituano, io, capitato nel paese non più degli avi, nella Dacia un sentiero scorre asciutto, si pente forse di ciò che m’ha taciuto erbolari omoradicali, vocabolari, i loro virgulti avvolgono la regale capitale occulti, il loro invisibile irraggiamento serotino è una ricompensa per me, oblioso del mattutino di versi, di versi in una città dove non c’è di che pentirsi dov’è troppo tardi per far ritorno, troppo lento, io, per restare o ripartire restano strade fiorite e lingue, volti e promesse s’arrestano sì ché l’aria del meriggio ancor gioiosa luccichi e allorché smorzi la vecchia sera ripiegata e ormai rinfreschi ci si ritrovi all'orchestra della tua fontana accanto ai fondi buchi

Fabijoniškės, 8–12 novembre 2014

Festival Mondiale della Poesia „Mihai Eminescu“: V-a edizioe dedicata ai grandi poeti romantici Giacomo Leopardi e Mihai Eminescu 1–6 giugno 2017: Antologia / Selezione e traduzione: Tatjama Betoska e Iuliana Maria Voicu. – Craiova: Editura Revers, 2017. – P. 50 [vertėjas nenurodyta; apie aut. ir jo portr. nuotr. (Jono Jakimavičiaus) p. 45].