bolle di vapore e agnèi
lanosi di nubi graziose
in un bianco azzurro boschetto
sogno o force sono ancora
quel bimbo afferrato stretto
alle onde bianche del cielo
alla vita sua innocente
che un di affonderà nel biancore
Fabijoniškės, 9 maggio 2001
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accerchierà la sera / Cura e traduzione di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – (Parole del mondo). – P. 29.
notte chiara, calda e tenera come il tuo interno coscia,
quel mattino pisolerai, ti ridesterai col giorno e a notte
sonnecchierai a mezzo con me, oltre i vetri come sempre
turbinerà, a raffiche, oltre i vetri mani fredde per la gelata
toccano la pelle bianca dei meli, s’amplia il giardino semi-
vuoto a perdita d’occhio, stendono il bucato di lenzuola
di tela le madri morte, pesanti e lente, le loro vesti a fiori,
che di rado riappaiono in sogno, frusciano
o cara, o mia cara, tu mi ridoni me stesso, debole e terso
Versta: 2012.II.16
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accershierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – p. 45.– (Parole del mondo). – Lietuvių ir italų kalbomis;
Festival Mondiale della Poesia „Mihai Eminescu“: V-a edizioe dedicata ai grandi poeti romantici Giacomo Leopardi e Mihai Eminescu 1–6 giugno 2017: Antologia / Selezione e traduzione: Tatjama Betoska e Iuliana Maria Voicu. – Craiova: Editura Revers, 2017. – P. 47 [vertėjas nenurodyta; apie aut. ir jo portr. nuotr. (Jono Jakimavičiaus) p. 45].
i tre galletti del primo sole
in faccia a un uomo canterini
un anello s’irradia nella Dzukija
e discende con il Nemunas
s’erge un tavolo: lino e pane
in mezzo ai campi dell'Aukstaitija
di prati uno scialle a quadretti
che recinge un fertile busto
sotto limacciosi laghi sentieri
solifagi da riandare per l’uomo
approda e accende l’anello
sulla laguna degli Aesti una stella
possiamo ormai richiamare l’autunno
issato il piede sopra il capo
autunno: dalle spighe e dal campo
di floreali corone incoronato
rincaserà, siederà alla tavola
dove noi, addolciti dalla fatica
ci guarderemo le mani pesanti
ci accerchierà ramosa la sera
(nella sua ombra un tempo udii
come ci chiamano, ma non per nome)
d’erbe sarà ricoperto il tavolo
e sarà indiviso e una cosa sola
e anche le nostre ore e i giorni
e noi guarderemo illanguiditi
come il coltello taglia e unisce il pane
storni e piccoli uccellini nelle cavità dei miei
abitacoli sono per me i più potenti
intercessori il mio primo
gioco candele equilibra-
trici dell’anima col lucigno-
lo dal becco incerato, puntuti
pavoni diminutivi con corone
di perle e anelli d’oro sulle
piccole zampette, per finta
s’acchiappa e raccoglie, per
finta fila via, fu detto soltanto
in una canzone, fu sognato
ed è tutto, dal nulla, ed è stato
Vilnius–Fabijoniškės, 1998.VIII.8–2000.VII.30
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accershierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – p. 67.– (Parole del mondo). – Lietuvių ir italų kalbomis.
giorni come campi
allungati
un’allodola grigia
nell’occhio trattieni
freme e delira
con umane armonie
un granello rotola
nella profondità del cielo
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accerchierà la sera / Cura e traduzione di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – (Parole del mondo). – P. 63.
là palpitano cieli e gorgogliano
acque come birra
danzano in quel fiume panciuto
nella piena Pyvesà, il rotondo
volto del Signore risplende
per lui e per i cerchi è bello
mentre il luppolo si attorciglia
sulle corna d’un giovane bue
i cerchi della botte reggono appena
la pressione sparate le zaffate di pace
sostenete, o fiacchi uomini
questo mondo più saldamente
custodite la gemma sbocciata
il canto fino a quel cielo
dove solo palpita e sgorga
dove mai non sarà di più
Fabijoniškės, 2006.V.10–13
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accershierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – p. 57.– (Parole del mondo). – Lietuvių ir italų kalbomis;
Festival Mondiale della Poesia „Mihai Eminescu“: V-a edizioe dedicata ai grandi poeti romantici Giacomo Leopardi e Mihai Eminescu 1–6 giugno 2017: Antologia / Selezione e traduzione: Tatjama Betoska e Iuliana Maria Voicu. – Craiova: Editura Revers, 2017. – P. 49 [vertėjas nenurodyta; apie aut. ir jo portr. nuotr. (Jono Jakimavičiaus) p. 45].
Dio amava tanto l’uomo,
da una costola gli creò Eva,
vide che all’uomo non bastava
e dall’orzo fabbricò la birra.
Con luppoli l’avviluppò
e con canti a più voci.
In principio fu la birra,
poi fu la parola:
dalla birra apparve anche il mondo.
Perciò fino ad oggi
dello screziato mondo
il più bell’inizio
cercalo a Pasvalys
in un barile di birra,
là dove il bue,
sceso dallo stemma cittadino,
rivestito con corone di luppolo
come se fosse sempre Pasqua o Pentecoste:
la festa senz’altro più allegra
tutto per la birra!
Tutto per la birra!..
al mattino il sole
sciolte le trecce
nelle alte pinete
si liscia il pelo
oh se fosse lino
lungo come trecce
oh se di fasci di sole
splendessero i corredi
e albofasciati
azzurrofioriti
e albosembianze
azzurrocchiute
serici nastrini
e anello d’oro
le opere ogni mattino
sorgono come soli
che lago è mai questo
senza un’isola d’Amore
per dormire come un sasso
morbidamente rimboccami
sotto il capo una pietra che rotola
un fondo che s’infossa, nuvole
bianco riflesso sui miei stupiti
occhi oltre logore rifrazioni
un remo l’acqua come del bibliofilo
la lama fogli d’un libro rescinde
tale profondità solo puoi presagire
se tace il lago