dai canti del telaio di casa
nei solchi di Svalis dai tanti papaveri
dal più delicato ruvido panno
dal più puro e scuro casato
dall’epoca che batterono il tamburo
appiccarono senza ritegno il fuoco
al tetto del vicino fratello
e il fratello all’argilla che sprofonda
così brillarono e s’ingrossarono mattini
le argentine fondamenta delle casette
così luccicò impiccata a una trave
e venti sferzarono la falce dell’insorto
Iš naminio audimo dainos [kino filmas]. – Arvydo Baryso kino kompanija, 2008. – Vlado Braziūno eilėraščai skaitomi autoriaus, jų vertimai į anglų, latvių, italų, prancūzų, rusų, vokiečių kalbas rodomi titrais.
era e più non è, vento passato assente
per il nero maggese cieco s’invola
e batte le ali, e si fa carbone
secco abetino velo di madre
ridesta, è normai dì, il sole sul colle balza
o di sogno, il reo non cercare
il passato testimonia, il passato regna
solo nel presente che non c’è
(leggere così →→ o così ↓↓)
Fabijoniškės, 22–23 agosto 2000
Mappa della poesia lituana del secondo Novecento: le generazioni di mezzo. II / a cura di Pietro U. Dini // Poetare e pensare in forma di parole. – 2006. – Numero secondo. – aprile–maggio–giugno. – P. 215;
http://www.lyrikline.org/de/gedichte/daugiau-neturiu-kur-gyv... Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accershierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – P. 24–25.
passato imperfetto andando per le quattro vie
nelle quattro direzioni, senza affanno né riposo notturno
s’abbasserà e si leverà, deluderà l’imputato, si brucerà
le alucce, rimbalzerà e andrà per profondi abissi
tuono prolungato digrignando i denti
rammenta come anch’esso teneramente fu chiamato
erano notti bianche, innocenti, come tutto
riluce e luccica, come s’agita, e presto svanirà
Fabijoniškės, 29 maggio 2002
Mappa della poesia lituana del secondo Novecento: le generazioni di mezzo. II / a cura di Pietro U. Dini // Poetare e pensare in forma di parole. – 2006. – Numero secondo. – aprile–maggio–giugno. – P. 213;
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accershierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – p. 39.– (Parole del mondo). – Lietuvių ir italų kalbomis.
neve di notte a Vilnius
per gli smarrimenti estivi
scusiamoci, per il sereno
sorriso, per i polpastrelli
che labbra non sfiorarono
che estinsero il giorno, al capezzale
fili d’erba sono le tue ciglia
un ruscello la tua tempia
si rattrista, palpita su e giù
ecco rammenta quel che non fu
su passi ancora insopraggiunti
di neve un esilissimo verso
Fabijoniškės, 1 ottobre 2002
Mappa della poesia lituana del secondo Novecento: le generazioni di mezzo. II / a cura di Pietro U. Dini // Poetare e pensare in forma di parole. – 2006. – Numero secondo. – aprile–maggio–giugno. – P. 211. – Lietuvių ir italų kalbomis;
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accershierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – p. 37.– (Parole del mondo). – Lietuvių ir italų kalbomis.
quando m’avviai per la via ferrata, infelice e ribollente
non tu china al mio fianco e non mio quel paese
tocca i monti, gli avvallamenti, afrore di sudaticcio
ficca nell’àsola chiusa una foglia umida di tiglio
fronzuto, il risvolto spalancato della vecchia giacca
quale battello ubriaco là rimbaudeggia sulle pietre?
ricordi quel gambarotta ubriaco proprio lui e l’albatro?
la via dell’Oriente traccia l’Occidente, avido d’Europa
e le sere qui aspettano al varco nelle fronde dei colli
accecarono i papaveri, lungo i binari argilla
azzurrina, vacilla la luna, s’aggancia al margine
d’una nube o pianeta, o alla posta d’internet
secondo il tuo ordine, mangiai il maiale saporito come
rare volte, poi bevemmo alla sua salute, o Signore, dàlle salute!
giacemmo in saloni o ai falò e dividemmo il companatico
visitammo i castelli, le carceri e lì, dove per gli uomini è a destra
barcollammo ma poi rinvigorimmo per il vino e la fede
le miglia ferrate si sciolsero, se le portarono i vènti
i vapori e i tizzoni, se le portarono ancor nubili sposine
fotografie scattate di nascosto, lontananze da finanche a
è stato, è un’invenzione… la nipotina siede sul vasino, vedi?
senti, come in sogno lei ride? vedi, come s’inverdano i suoi occhi?
amo te come i miei deboli occhi, indebolendomi
mi manca il tuo respiro che del mio ha nostalgia
Fabijoniškės-Vilnius-Fabijoniškės, 7–8 giugno 2002
Mappa della poesia lituana del secondo Novecento: le generazioni di mezzo. II / a cura di Pietro U. Dini // Poetare e pensare in forma di parole. – 2006. – Numero secondo. – aprile–maggio–giugno. – P. 207, 209;
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accerchierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – p. 35.– (Parole del mondo).
Una volta uno: in quanti siamo?
Uno e uno? Oppure due?
Il terzo già dai Prussiani non ritornerà:
là nelle paludi è fosco e cupo ormai.
O fratello gemello, non moriamo!
Siamo piuttosto, o mio gemello, eterni.
Sfreccia e sputa fuoco
una colomba con il mirto.
Fratello, costruiamo un ponte
sul caro Nemunėlis, insieme.
Per una volta a uno
è dato esser più di due
Vilnius, 1987.IX.19
Mappa della poesia lituana del secondo Novecento: le generazioni di mezzo. II / a cura di Pietro U. Dini // Poetare e pensare in forma di parole. – 2006. – Numero secondo. – aprile–maggio–giugno. – P. 205;
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accershierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – p. 31. – (Parole del mondo).
Noi che ci accetterà la poesia
bimbi cagnolini insetti marionette
ingiusti giudicano e inetti plaudono
sui loro tappeti arrivammo discalzi
bimbi cagnolini insetti marionette
ai muscoli conferita dolce libertà
che risorgeranno da sillabe sparse
che indietro accoglierà la poesia
di noi s’arma la poesia
noi sentiamo sotto i piedi la ghiaia
di ogni sentiero: stride e non ritorna
dalla vittoria dal tradimento della libertà
sentiamo come ci tramutiamo in ghiaia
ma con essa nuovi discalzi arrivano
bimbi cagnolini e s’adirano con noi
e di quelli s’arma la poesia
Pervalka–Vilnius, 29 giugno 1985
Mappa della poesia lituana del secondo Novecento: le generazioni di mezzo. II / a cura di Pietro U. Dini // Poetare e pensare in forma di parole. – 2006. – Numero secondo. – aprile–maggio–giugno. – P. 203;
Braziūnas, Vladas. E ramosa ci accershierà la sera [Ir siaus mus vakaras šakotas] / Cura e traduzione dal lituano di Pietro U. Dini. – Novi Ligure (AL): Joker, 2013. – P. 9.